sabato 20 settembre 2008

Inizia un triste anno scolastico

Non bisogna essere sempre e comunque pessimisti, questa è una frase che forse qualche volta ho rivolto ad un alunno sfiduciato, ed è servita per tirargli su il morale. Però di fronte all'offensiva orchestrata verso la scuola pubblica dalla ministra Gelmini o da chi le detta le mosse, c'è poco da essere ottimisti. Il disegno è chiaro. Intervenire là dove la scuola pubblica funziona e sfasciare, non intervenire dove le cose sono messe male, per esempio l'Università. In questo modo il governo porta a casa diversi risultati, ottimali per il tipo di politica che esso persegue. Da un lato incamerare risorse finanziare, dall'altro dare una mano a chi vuole realizzare profitti con un servizio essenziale come la scuola pubblica, non toccando tra l'altro gli interessi della forte lobby dei baroni dell'Università. Ma non basta, perchè l'obiettivo a lunga scadenza è quello di impedire una vera educazione ai giovani, cioè quel tipo di educazione che si può avere solo nella scuola libera da condizionamenti di ogni tipo e abitua i giovani a pensare con la propria testa . D'altra parte questo progetto ha funzionato con le televisioni. Queste infatti propongono solo programmi che servono ad addormentare le coscienze, che drogano e fanno dimenticare la realtà,presentando un mondo virtuale dove si cerca il consenso della gente attraverso l'informazione taroccata e velinata.

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